La mastoplastica additiva è l’intervento più richiesto in chirurgia estetica.
Principalmente le pazienti sono giovani donne, ma sempre più spesso c’è richiesta da parte di donne anche oltre i 50 anni (“…dottore, coltivo questo sogno da una vita…”).
È possibile stabilire un’età minima ed un’età massima cui sottoporsi a tale intervento chirurgico?
La doverosa premessa da fare, è che tutto debba sempre essere svolto nel pieno rispetto della sicurezza in primis della paziente. Pertanto, condicio sine qua non è che non esistano quadri clinici, gravi comorbidità che possano seriamente compromettere il buon esito della procedura o ancor peggio l’integrità piena della paziente. A questo ovviamente deve associarsi il buon senso, da parte di medico e paziente.
Ciò premesso, in termini di limiti di età inferiori, è bene che la paziente sia maggiorenne, abbia compiuto il suo pieno sviluppo e siano trascorsi almeno 6-7 anni dal primo mestruo. L’ideale, in accordo con la FDA americana è comunque a partire dai 22 anni.
È importante che la paziente non abbia un peso instabile e dunque frequenti variazioni ponderali, in quanto questo altererebbe il risultato al modificarsi della quota di adipe presente in regione mammaria. Questo risulta ancor più valido se la paziente opti per una soluzione di ingrandimento del seno autologo, vale a dire con il proprio grasso corporeo.
La paziente, sebbene giovane, dovrà comunque sottoporsi a screening senologico preoperatorio (visita senologia + ecografia mammaria).
Per quanto riguarda invece limiti di età superiori, questi sono essenzialmente legati a condizioni cliniche (comorbidità, pelle inelastica, ecc) che ne limitino le indicazioni o i potenziali benefici.
Nella donna che ha avuto gravidanze, cali ponderali o semplicemente con un’età superiore ai 45-50 anni è spesso riscontrabile un variabile grado di ptosi e mammelle dall’aspetto “svuotato”. È consigliabile in tali casi, adeguatamente selezionati nel corso di una prima fondamentale visita, eseguire un intervento associato di lifting mammario: mastopessi con protesi. Tale sollevamento del seno fa sì che si possa ovviare ad un rilassamento cutaneo successivo alle suddette condizioni e dunque contemporaneamente riposizionare i tessuti e riempire i volumi residui. Ciò comporta, seppur in presenza di cicatrici più ampie visibili rispetto alla semplice mastoplastica additiva, risultati decisamente migliori e più duraturi.
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